GESTIRE LE EMOZIONI: come raggiungere una buona integrità tra mente e corpo.

Nel mio precedente articolo “Rabbia, come gestirla?” ho raccontato a proposito della rabbia e di quanto sia importante saperla riconoscere ed esprimere in modo adeguato. In questo post vi parlerò non solo della rabbia, ma anche delle altre emozioni di base (tristezza, gioia, paura) che rendono la nostra vita più piena e significante.

Il mio interesse per l’argomento ha lunga data, ricordo ancora il titolo della mia tesina del Liceo: “L’importanza delle emozioni”. All’epoca non avevo tutte le conoscenze che ho adesso, eppure, avevo intuito che il nostro mondo emotivo costituisce l’essenza di ciò che siamo. Numerosi disagi, fisici e mentali, che affliggono così tante persone nella nostra epoca, riflettono una disconnessione con il corpo e con la capacità di ascoltare la voce dei sentimenti.

Nel mio lavoro ho la fortuna di ascoltare molte persone che mi raccontano le loro storie e condividono il loro dolore. Nel corso della mia esperienza, mi sono accorta sempre più che, in molti casi, le persone hanno preso le distanze dalle loro emozioni, costruendosi una corazza all’interno della quale si sentono protetti e sicuri. Questo permette loro di reprimere le emozioni più spiacevoli e dolorose, accumulate nel tempo, riducendo l’impatto di ulteriori ferite emotive. Molti individui, così, si sono anestetizzati ed i loro blocchi si riflettono nella rigidità del corpo, così come nelle tensioni croniche della testa, del collo, delle spalle, della schiena o delle gambe.

Per recuperare la vitalità del corpo la persona ha bisogno di aprirsi al proprio mondo interiore, tornando a sentire tutta la gamma di emozioni inespresse. L’essere umano è l’unico essere vivente che giudica le proprie emozioni come giuste o sbagliate. I nostri sentimenti, tuttavia, non sono né buoni né cattivi. Essi sono semplicemente la voce dei nostri bisogni. Ogni emozione, infatti, indica la presenza di un bisogno da soddisfare; soltanto il riconoscimento dell’emozione, quindi, consentirà alla persona di mettere in atto l’azione necessaria per soddisfare quel bisogno. In questa tabella ho riassunto le caratteristiche principali per ciascuna emozione di base.

STIMOLOEMOZIONEBISOGNOCOMPORTAMENTO
SoprusoRabbiaEssere rispettatoComportamento assertivo
PerditaTristezzaEssere sostenutoChiedere sostegno
PericoloPauraEssere rassicuratoChiedere rassicurazione
Riconoscimenti positiviGioiaCondivisioneCondividerla

Se non ci arrabbiamo difficilmente saremo rispettati e rimarremo indifesi; se non esprimiamo la nostra tristezza porteremo dentro di noi il peso delle nostre ferite sentendoci ancora più soli; se non riconosciamo la nostra paura ci metteremo in situazioni di pericolo; se non condividiamo la gioia con qualcuno perderemo l’occasione di raddoppiare la nostra felicità.

Fermati un istante e guarda di nuovo la tabella chiedendoti se riesci a percorrere tutta la sequenza proposta, per ciascuna emozione.  Rispetto alla rabbia, per esempio, puoi chiederti: “Riesco a cogliere quando qualcuno mi fa un sopruso e in quel momento sentire la rabbia?”, “Riesco a farmi rispettare e ad affermarmi usando la rabbia in modo appropriato al contesto?”. Se hai difficoltà a gestire la rabbia, potrebbe essere che la svaluti ridefinendola in tristezza o paura (per esempio, potresti metterti a piangere quando sei teso e nervoso), oppure, potresti bloccarti per timore di una discussione. Rispetto alla paura potresti invece chiederti: “Riesco a prendermi cura di ciò che mi spaventa, chiedendo rassicurazione nelle situazioni in cui mi sento vulnerabile?”, “Riesco a chiedere a qualcuno di tranquillizzarmi o di proteggermi?”. Se hai difficoltà a riconoscere le tue paure potresti avere imparato che “le persone forti non hanno paura” o che “è meglio non chiedere niente a nessuno per non sentirsi rifiutati”.

Imparare a gestire le proprie emozioni può farti ritrovare una migliore connessione con te stesso e con il tuo corpo, oltre ad aiutarti a gestire meglio lo stress. Se ti capita di pensare che ciò che provi sia sbagliato, ricorda che non esistono sentimenti giusti o sbagliati. Giusto e sbagliato sono due categorie della mente che il corpo non conosce.

“Provare un sentimento non è peccato, ciò che conta è quello che facciamo di quel sentimento” (A. Lowen)

Se pensi di avere difficoltà nella gestione delle emozioni e dello stress e sei alla ricerca di uno psicologo a Reggio Emilia, puoi approfondire i miei servizi per sapere cosa faccio e come posso aiutarti.

Dott.ssa Elisa Zobbi, psicologa-psicoterapeuta Reggio Emilia.