FERMARE I PENSIERI: è possibile avere controllo sulla nostra mente?

Possiamo davvero controllare la nostra mente? Siamo in grado di fermare i pensieri negativi intrusivi? Esistono modi per togliere i pensieri ossessivi? Ci sono strategie utili per combattere le ossessioni? In questo articolo proverò a rispondere a queste domande.

Tutti noi sappiamo cosa significa avere la mente affollata di pensieri, è un’esperienza comune quella di sentirsi sopraffatti da preoccupazioni per il futuro o sensi di colpa per il passato. Continuamente, la nostra mente genera pensieri la cui natura è del tutto automatica. Questo significa che, ahimè, non siamo noi a decidere il contenuto dei nostri pensieri né possiamo scegliere di non pensare ad una determinata cosa. Anzi, il più delle volte, lo sforzo per non pensare a qualcosa orienta l’attenzione del cervello proprio a ciò che vorremmo evitare di pensare con il risultato che ci focalizziamo ancora di più su quel pensiero.

Gli orientali comparano la nostra mente ad una scimmia punta da uno scorpione, per descriverne la natura indisciplinata e fuori controllo.

Quindi, è fallimentare importi di non pensare a qualcosa, così come cercare di distrarti. Dopo poco tempo, il pensiero che hai provato ad allontanare tornerà senza che tu lo abbia previsto. L’unico fattore su cui possiamo agire per ridurre la frequenza dei pensieri è la consapevolezza del qui-ed-ora. L’esercizio che segue rappresenta una possibile via per farlo.

Dal punto di vista bioenergetico, quando pensiamo ripetutamente a qualcosa, la nostra energia è tutta nella testa. Questo genera uno squilibrio energetico nel corpo. L’esercizio che ti illustrerò può aiutarti a diminuire l’intensità dei pensieri ossessivi, con un immediato sollievo nella parte alta del corpo (collo, testa) come effetto di una ridistribuzione dell’energia vitale dentro di te.

Siediti e trova una posizione comoda, appoggia la schiena allo schienale e le braccia sopra un tavolo davanti a te. Assicurati di avere entrambi i piedi a terra, paralleli tra loro, ad una distanza di circa 20 cm l’uno dall’altro. Adesso invitati ad entrare dentro di te. Prova a sentire i tuoi piedi sul pavimento, percepisci la stabilità e il supporto che riesci a trarre dal pavimento. Porta l’attenzione alla pianta dei piedi dentro le scarpe, percepisci il peso dei tuoi piedi. Muovi un po’ le dita, sgranchiscile un po’, forse sono chiuse nelle scarpe da tante ore. Adesso ti invito ad alzare le dita dei piedi verso l’altro, mantenendo i talloni a terra, spostando il peso dei piedi all’indietro, molto lentamente. Di nuovo, con movimenti lenti, riporta le dita a terra. Ora sposta il peso sulla punta dei piedi, alzando i talloni e i calcagni, senti la tensione nei polpacci mentre esegui il movimento, poi riabbassali dolcemente. Nota il peso dei tuoi piedi appoggiati al pavimento. Gradualmente porta l’attenzione alle cosce e ai glutei appoggiati sulla seduta, senti il peso del bacino, degli ischi e dei glutei sostenuti dalla seggiola. Diventa consapevole del peso del tuo corpo, immagina di essere tirato verso il basso dalla forza della gravità, tutto il tuo corpo è pesante, le spalle scendono verso il basso, le braccia sono pesanti, senti il peso delle tue braccia appoggiate sopra il tavolo. Adesso porta l’attenzione alle tue mani appoggiate sulla superficie del tavolo, alza lentamente le dita verso l’alto, aprile un po’, facendo spazio tra un dito e l’altro. Riabbassale dolcemente e nota il peso delle tue mani che ricevono sostegno dal basso. Diventa consapevole dello spazio che occupi, del peso del tuo corpo. Percepisci com’è ricevere il sostegno dagli oggetti inanimati, il pavimento, la seggiola, il tavolo. Il tuo corpo sostenuto, pesante. Potrebbero arrivare altri pensieri, notali, senza giudicarti, senza seguirli, e ritorna dolcemente alla consapevolezza di essere seduto dove sei. Quanto te la senti, puoi riportare l’attenzione all’esterno, aprire gli occhi e scrivere com’è stata l’esperienza.

Puoi registrare questa breve meditazione sul cellulare e ascoltarla mentre esegui l’esercizio di rilassamento. Questa attività non ha alcuna finalità terapeutica, né può sostituire un percorso di psicoterapia effettuato da uno Psicologo a Reggio Emilia. Svolta regolarmente, con continuità, può aiutarti a controllare i pensieri negativi e ridurre lo stress. È un esercizio utile contro l’ansia perché attiva il sistema nervoso parasimpatico riducendo la risposta di attivazione correlata allo stress. La costanza è la chiave del cambiamento, puoi utilizzare questa tecnica ogni giorno adattandola ai tuoi bisogni, per esempio, quando sei a casa o in ufficio (ti bastano solo una seggiola ed una scrivania!). Nel tempo potrai notare di sentirti più radicato e centrato, meno in balia dei tuoi pensieri e maggiormente in grado di gestire la tua mente nei momenti critici della tua vita. Un percorso psicologico a Reggio Emilia potrebbe aiutarti ad avere più strumenti per gestire l’ansia e i pensieri ricorrenti. Se sei alla ricerca di una Psicologa a Reggio Emilia chiamami e ti darò le informazioni di cui hai bisogno.

Dott.ssa Elisa Zobbi. Psicologo-Psicoterapeuta Reggio Emilia

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